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Costo del minieolico

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Il mondo del fotovoltaico ci ha insegnato che una differenza di costo su di un pannello, può portare ad un aumento della durata, una maggiore affidabilità, minori costi di manutenzione ed una produzione più elevata a parità di incidenza di energia solare. Contemporaneamente si parla di differenze di costo generalmente al massimo dell’ordine del 10%.

Chi, provenendo dal mondo del fotovoltaico, si affaccia al minieolico, si trova di fronte chiavi in mano che oscillano da 130.000€ a 350.000€. Un acquirente si può acquistare quasi tre impianti scadenti al posto di uno di alta fascia. Immaginiamo che il primo impatto di fronte ad una informazione del genere sia disorientante. Per questo motivo vogliamo chiarire le variabili in gioco presenti nel mondo del minieolico e motivare questa differenza.

Per semplificare la spiegazione elenchiamo qui di seguito le variabili da un possibile impianto ad un altro dividendo la tecnologia della turbina dal sito.

Tipologia di aerogeneratore. La scelta dell’aerogeneratore è la fase più difficile. Ci sono numerosissime società che forniscono aerogeneratori, soprattutto con differenze di affidabilità e producibilità enormi. In questa pagina di pubblico utilizzo ci limitiamo ad elencare quelle che riteniamo le variabili più importanti nella scelta della tecnologia:

  • diametro del rotore: questo parametro è importantissimo per quanto riguarda la produzione di un aerogeneratore in sito. Infatti l’energia estratta da un flusso di aria, qual è il vento, è proporzionale alla superficie attraversata da esso. Ricordiamo quindi che la superficie del rotore dipende mediante una legge quadratica dal raggio. Semplificando: prendendo rotori reali, di impianti minieolici esistenti, un rotore da 27 metri ha una superficie di ben 2,85 volte quella di un rotore da 16 metri. La produzione di energia quindi è molto più elevata.
  • tecnologia rigenerata o nuova: questo parametro è molto complicato da spiegare in poche righe. Secondo noi ognuno deve effettuare le proprie opportune valutazioni in base all’acquisto. Le variabili in gioco sono tantissime, come numero di anni di esercizio, tipologia di venti alla quale l’aerogeneratore è stato esposto, numero di eventi estremi subiti, stato della vetroresina delle ali, stato della meccanica e presenza di microfratture, presenza di tutti i certificati, stato di usura, metodologia di revamping. Noi puntiamo sempre al nuovo poiché riteniamo che il maggior costo sostenuto in fase iniziale crei in futuro un valore aggiunto in termini di manutenzione e durata.
  • controllo del pitch: il controllo del pitch è la possibilità di azionare singolarmente le ali. Il minieolico da 60kW è composto da diversi tipi di pitch:
    • fisso: è il più semplice, le ali sono sempre ferme e la potenza in eccesso viene dissipata tipicamente con freni a disco che rallentano il moto del rotore. Generalmente questi rotori girano fino a 15-17 m/s, richiedendo l’arresto immediato con raffiche più elevate. Ciò comporta ovviamente una perdita di produzione durante l’arresto.
    • azionato elettricamente: se ben programmato è il più efficiente e grazie a questa tecnologia l’arresto immediato viene programmato oltre i 25 m/s, ampliando notevolmente il range di funzionamento della macchina.
    • azionato meccanicamente: ci sono svariate tecnologie come ali elastiche o molle di contrasto alla rotazione. Sono tecnologie che vanno adattate in loco molto attentamente per aumentare la produzione.
  • motore direct drive: un rotore collegato direttamente al generatore permette di ridurre le perdite dovute al moltiplicatore di giri.
  • torre con accesso interno o esterno: la torre con accesso interno migliora la semplicità della manutenzione.

Sito per minieolico. Le variabili in gioco nel sito in cui viene realizzato l’impianto di minieolico, generalmente da 60kW, sono all’incirca le stesse del fotovoltaico ed elencabili in:

  • strade di accesso
  • lunghezza cavidotti per la connessione dell’impianto
  • dimensionamento del plinto (dipende molto anche dall’aerogeneratore)
  • difficoltà dell’iter autorizzativo
  • costo del preventivo di connessione ENEL
  • eventuali servitù da acquisire per il passaggio dell’elettrodotto ENEL.

Riassumendo nella fornitura di un chiavi in mano di minieolico da, ad esempio, 60kW ci sono aspetti legati al sito che sono gli stessi da tenere in considerazione di un progetto fotovoltaico. Ed aspetti legati all’aerogeneratore che, a parità di sito, possono far variare la produzione di energia elettrica da un valore inferiore a 100MWh annui fino ad un valore superiore a 220MWh annui.

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